Uno dei motivi che ci ha indotti a costruire il sito www.indiaincrociodisguardi.it è stato il desiderio di far conoscere in Italia le voci delle comunità indiane di contadini, pescatori, raccoglitori che stanno cercando di difendere – con modalità NONVIOLENTE – i loro spazi di vita e le risorse naturali dal dilagare del progresso. Ci auguriamo che l’ascolto di queste voci aiuti le persone – soprattutto i giovani – a mettere in discussione il modello di sviluppo che sta minando alla base la possibilità di una vita dignitosa e libera di milioni di persone, e sta alterando in modo irreversibile gli equilibri naturali del pianeta. In particolare le testimonianze delle comunità che traggono sostentamento direttamente dai sistemi naturali ci fanno riconoscere il ruolo indispensabile dei suoli e l’urgenza di conservarli per la sopravvivenza di tutte le popolazioni.
Proprio per invogliare i giovani a sviluppare uno spirito critico di fronte alla visione del mondo che ancora viene proposta – quella della crescita infinita e del prevalere del possedere rispetto al condividere – cerchiamo di coinvolgerli a esplorare il sito, ad aggiungere documenti, testimonianze, video; a discutere sulle interdipendenze tra ‘noi’ e ‘loro’, a intraprendere iniziative creative per costruire un futuro più equo.
Una prima esperienza è in atto con alcune classi del liceo Norberto Rosa di Bussoleno (TO). Questa pagina ospiterà una sintesi dei loro contributi.
Lavori in corso
Studenti di tre classi hanno esplorato le problematiche indicate nel sito, segnalando dei link ad altri conflitti e indicando collegamenti con altre aree geografiche. Nel frattempo i compagni di altre classi hanno svolto alcuni incontri sul tema ‘guerra e ambiente’ , si sta progettando un lavoro finale in cui – a partire dal temacentrale del SUOLO – emergano le connessioni tra le tematiche fin qui studiate.
Estendere la rete
Ci auguriamo che presto altri studenti, classi, scuole vogliano essere coinvolti! E’ nostra convinzione che un futuro sostenibile per l’umanità si possa realizzare solo costruendo tantissime reti di persone, di gruppi, di associazioni, in tutto il mondo. Ma occorre l’impegno coordinato e tenace di milioni di persone che condividono la scelta della nonviolenza nei mezzi e il conseguimento di una equa ripartizione delle risorse limitate del nostro pianeta nei fini.