La Centrale nucleare di Tarapur è situata nel Maharashtra, a circa 100 Km dalla capitale, Mumbai. Per fare spazio alla costruzione alcuni villaggi furono evacuati. E’ stata la prima Centrale ad essere costruita in India, grazie a un accordo tra India, USA e l’ International Atomic Energy Agency. E’ dotata di quattro reattori, di cui due sono simili a quelli coinvolti nell’incidente di Fukushima. La produzione commerciale è iniziata nel 1969.
Con una capacità di 1400 MW, Tarapur è tuttora la più grande centrale nucleare del Paese: è gestita dalla Nuclear Power Corporation of India Limited (NPCIL), e ha fornito finora il 22,42 per cento dell’energia atomica prodotta complessivamente in India.
Una indagine compiuta dalla Rivista Business India nel 1978 segnala una scarsa attenzione dei responsabili a non superare i limiti di sicurezza delle radiazioni per i lavoratori e per le comunità vicine.
L’età dell’impianto e il design ormai superato hanno indotto alcuni esperti a sollevare degli interrogativi sulla sicurezza:i reattori erano stati progettati per una durata di circa 40 anni.
Nel 2007 l’Atomic Energy Regulatory Board (AERB) ha eseguito una verifica della sicurezza antisismica, in seguito alla quale sono stati inseriti dei sensori sismici.
Nel 2011 l’ AERB ha istituito un comitato di 10 membri (esperti dell’ Indian Institute of Technology ae dell’ Indian Meteorological Department), per valutare la vulnerabilità della centrale a terremoti e tsunami. A. Gopalakrishnan, già direttore dell’ AERB, ha affermato che i reattori 1 e 2 di Tarapur dovrebbero essere sostituiti.
Non risultano segnalate manifestazioni di protesta in relazione alla costruzione dell’impianto e alla sua gestione.
Ancora miseria per i contadini ‘dislocati’ http://ibnlive.in.com/news/miseries-continue-for-nuclear-plant-displaced/139942-3.html
Gennaio 2011, Tarapur (Maharashtra). Il Primo Ministro ha inaugurato una unità di ritrattamento del material nucleare presso la centrale di Tarapur: un passo importante per la tecnologia nucleare. Ma a soli sette km di distanza, nel villaggio di Pophran, dove si sono stabilite le famiglie allontanate da Tarapur, le cose non vanno affatto bene.
Gulab Patil è uno dei tanti ai quali non è stata assegnata una casa, nonostante le promesse del governo. “Continuano a dire che ce la daranno… ma fino ad ora non è successo nulla”. Altri, più fortunati di lui, hanno ricevuto una sistemazione, ma le case sono talmente mal costruite che i muri crollano appena li tocchi. I soffitti sono pericolanti, e non vi è accesso all’acqua. Così molte famiglie si sono spostate, e hanno costruito delle capanne nelle vicinanze. La Nuclear Power Corporation Ltd (NPCIL) si è disinteressata del problema, affermando che la responsabilità è del Governo. Nel frattempo la gente si sente abbandonata.
2014 Solo con la produzione del documentario “High Power”, realizzato da Pradeep Indulkar principalmente con la partecipazione della gente,, vengono svelati al pubblico i problemi associati alla produzione di energia nucleare e le conseguenze sulla salute del degrado ambientale. Il livello di povertà è aumentato a causa degli spostamenti forzati cui la comunità è stata costretta; si registrano situazioni di fame, malattia, sovraffollamento; inquinamento delle acque. La gente si trova in condizioni sempre più precarie, in un ambiente degradato e in condizioni sociali di totale insicurezza.
High Power http://www.youtube.com/watch?v=msxq0UifZlE